Ma la devozione, l'adorazione, l'ammirazione non sono motivate solo dalla profusione dei miracoli: la Madonna è strabiliante e nota per il Suo altissimo senso di giustizia cui la nostra comunità è assai sensibile. Molti onesti, constatando le ingiustizie sociali terrene, l'e­goismo, la cattiveria, citano episodi in cui la Madonna è intervenuta provvidenzialmente per controbilanciare e riparare torti subiti dai deboli. Confermano con convinzione: "Nostra Signora sos peccados los facher pranghere (pagare)". La Madonna è famosa in parti­colare per le -giuste, significative, clamorose, sempre originali puni­zioni per atti sacrileghi commessi nei Propri confronti. " Fata e pagada", raccontano. Le coincidenze tra causa ed effetto sono troppo evidenti da sbalordire qualsiasi incredulo. Mi auguro che non sia sa­crilego citare, alcune clamorose connessioni "tra delitto e castigo".

  Poco prima della Grande festa, verso gli anni venti, due con­ tadini sostavano impazzienli a lungo nell'aia antistante alla Chiesetta in attesa che arrivasse un venticello favorevole per poter ventila­
re la paglia e separarla dai chicchi di grano. La noia è una pessima
consigliera. I due pensarono di poter costringere la   Madonna a man­dare il vento desiderato addossandoLe il tascapane di pelle (sa tascheddaj, il pungolo, il ventilabro e il tridente. Appena terminato l'atto irriverente nei riguardi della Madonna arrivò i! vento regolare e, in men che non si dica, la paglia volò via scoprendo un mucchione di grano offerto dall'annata particolarmente prodiga. Si affretta­ rono a portare orgogliosamente la prima soma di frumento col ca­vallo, lasciando a guardare l'aia un amico. Ripartirono da Illorai per il secondo carico, ma a Sa Picca, nell'imboccare la curva a gomito
in discesa il cavallo s'impennò e rovinò nella scarpata schiantandosi nella stradetta sottostante e morì sul colpo assieme ai due sacrileghi contadini che aveva in groppa.

Una bellissima mattinata di maggio si celebrava la Santa Messa, mentre alcuni ragazzetti passeggiavano nello spiazzo attiguo al Santuario. Alcuni aspettavano le compagne, altri erano meno certi d'incontrarle, altri ancora speravano vagamente in qualche lieta sorpresa, in un incontro fortuito (la speranza è dura a morire). Nell'irrequietezza dell'attesa un giovane si lasciò andare verso un atto sacrilego proprio di fronte all'ingresso principale della Chiesa. E' stato un gesto improvviso che nessuno dei presenti poté ostacolare. Il sacri­lego ebbe una giornata normalmente movimentata relativamente fe­lice. Ma quel giorno per lui fu l'ultimo. Morì di morte violenta nella serata inoltrata in vista del Santuario.