Dal 24 ottobre al 3 novembre 2006 il piccolo centro goceanino di Illorai ha messo in mostra il proprio passato in “Comente fimus”, prima mostra fotografica in bianco e nero organizzata dalla neonata associazione “Sa cumpanzia de sa fotografia”. Tra le circa 1.200 vecchie foto messe a disposizione dagli abitanti del paese, ne sono state selezionate ed esposte 120 per illustrare e ripercorrere a ritroso un secolo di storia, dalla seconda metà del XIX secolo al 1970 circa. Un gradevole e affascinante excursus espositivo storico-fotografico reso ancora più incantevole dalla suggestione del bianco e nero, attraverso i ritratti di volti arcaici, le immagini di antichi monumenti e di paesaggi ancora intatti. La mostra, ospitata nei locali della sala parrocchiale di Santa Croce, ha ottenuto un tale successo di pubblico che l’organizzazione ha deciso di posticipare la chiusura prevista inizialmente per il 31 ottobre al 3 novembre. Oltre agli abitanti del paese sono giunti numerosi anche visitatori provenienti da altre località dell’isola e molti illoraesi residenti fuori paese, ma rientrati in occasionane dei festeggiamenti per il santo patrono San Gavino Martire e per la ricorrenza della commemorazione dei Defunti. Diverse centinaia di persone hanno visitato l’esposizione che, nelle intenzioni degli organizzatori, vorrebbe essere solo il primo passo di un lungo percorso di riscoperta della storia del paese e di recupero delle sue più antiche tradizioni. Particolarmente apprezzate sono state le foto dell’antica chiesa parrocchiale di San Gavino, un monumento di cui restano solo rarissime immagini.